P.zza Marconi
Il Cortile
Da ben 34 anni sede per eccellenza dei concerti di AtinaJazz, la splendida Piazza Marconi è il cuore pulsante del centro storico, data la presenza della Cattedrale e di palazzi storici che fanno da ovale alla forma quasi conica della pianta. In tutti questi anni di manifestazione questo luogo ha visto la presenza di musicisti che hanno fatto la storia del jazz e il prossimo luglio, in occasione del quarto di secolo, farà ancora una volta da cornice ad un evento straordinario.
Qualche cenno storico: la concattedrale di Atina, denominata anche Parrocchiale dell’Assunta o Cattedrale di Santa Maria Assunta, nell’attuale veste architettonica fu iniziata nel 1725 e terminata nel 1746.
Sorge sul luogo della primitiva cattedrale paleocristiana edificata, secondo la tradizione, sui resti del tempio di Saturno dal vescovo Leone.
Sulla facciata ha due bassi campanili. Nell’interno, a tre navate, sono visibili un battistero barocco in legno, tele del pittore Aloisio Volpi e gli affreschi dell’atinate Teodoro Mancini (1796-1868). Di fronte c’è la piazza Marconi, delimitata dal porticato del Palazzo della prepositura (o del vescovato).
Dopo il terremoto del 1349 i Cantelmo diedero inizio alla costruzione del magnifico Palazzo Ducale. Questo rappresenta lo scenario principale della piazza dedicata a Saturno ed è situato nel punto più alto della città, al centro del borgo antico. Guardando la facciata principale si percepisce subito lo stile gotico nel quale è stato costruito.
La pianta è quadrangolare e sugli spigoli del lato est presenta due torri. La facciata è degna di un palazzo residenziale ducale, alta 5 m, con un grande portone di a sesto acutorealizzato in blocchi di travertino.Al di sopra del portone si è un bassorilievo, che raffigura un’offerta votiva, certamente proveniente da un monumento del primo periodo romano imperiale. Il prospetto è affinato da tre bellissime bifore al piano nobile, degne della migliore tradizione gotica, e da rosoni strombati, non allineati con gli elementi sottostanti. L’interno custodisce un ambiente absidato rimasto intatto: la Cappella di Sant’Onofrio. In questa piccola cappella privata troviamo l’immagine della Madonna a mezzo busto colBambino semidisteso tra le braccia, accanto a loro San Giovanni Battista la cui immagine risulta conforme all’iconografia diffusa: volto emaciato, barba lunga e incolta e capelli arruffati, tunica di pelo di capra, aperta sul petto e pallio rosso;e gli affreschi di Cristo in gloria e i santi Onofrio, Giovanni Evangelista e Michele Arcangelo. Nel salone di rappresentanza possiamo osservare un imponente mosaico romanico a tessere bianche e nere rinvenuto in Via Virilassi nel 1946, che rappresenta un guerriero sannita in quattro posizioni di assalto. Il palazzo dopo aver conosciuto i fasti della potenza medievale ha cambiato spesso la sua funzione. Servì da abitazione per maestri di campo, luogotenenti e capitani della casa ducale; in seguito fu adibito a carcere mandamentale; agli inizi del 1900 infine fu trasformato in teatro e sala conferenze da Giuseppe Visocchi, illustre cittadino atinese. Ancora oggi è sede di varie mostre, conferenze e manifestazioni. L’ultimo restauro risale al 2009. L’oggetto del restauro fu il cortile interno caratterizzato dalla presenza della pavimentazione antica e della scala modificata nel dopoguerra. Grazie alla nuova apertura su Piazza Marconi è stato protagonista dei concerti in anteprima della 25° edizione del Festival Jazz di Atina.